Il toporagno iberico (Sorex granarius Miller, 1910) è una specie di mammifero della famiglia dei soricidi. È diffuso in Spagna e Portogallo.
Rispetto ad altri Sorex, lo S. granarius ha dimensioni intermedie, con una lunghezza totale del corpo (coda compresa) di circa 103,6 mm e un peso medio di 6,3 g.[1]
Gli adulti sono identificabili dal loro dorso scuro, che contrasta con il marrone chiaro dei lati e il bianco del ventre.[1] La pelliccia del giovane toporagno ha solo due colori distinguibili: il colore più scuro sul dorso e quello chiaro del ventre.[1] Sia negli adulti che nei giovani la pelliccia è adattata per habitat freddi e umidi: ogni pelo possiede una dentellatura per tutta la sua lunghezza che contribuisce a evitare che l'acqua raggiunga il corpo.[1]
Il teschio dello S. granarius può essere utilizzato per distinguerlo dalle altre specie che appartengono al gruppo di toporagni europei Sorex araneus.[1] Il muso dello S. granarius, in confronto, è piccolo e piatto, la mandibola possiede un ridotto processo coronoide e uno stretto processo angolare e la fossa temporale del teschio rassomiglia a un triangolo.[1]
Il gruppo di toporagni europei Sorex araneus consiste di S. araneus, S. coronatus e S. granarius, con tutti i membri appartenenti all'ordine Soricomorpha e alla famiglia Soricidae.[1] Poiché la loro morfologia è virtualmente identica, le definizioni delle specie si basano principalmente su differenze genetiche.[2][3] La classificazione filogenica dello S. granarius è stata storicamente difficile anche con l'utilizzo di analisi genetiche, con il DNA mitocondriale che suggeriva fosse più vicino allo S. araneus e i marcatori del cromosoma sessuale Y implicavano una relazione più forte con lo S. coronatus.[2] Recenti studi dei marcatori del cromosoma sessuale X e de cromosoma autosomatico del DNA sono stati visti offrire maggior sostegno per il raggruppamento filogenico dello S. granarius con lo S. coronatus,[4] in contrasto con il raggruppamento tradizionale dello S. granarius e lo S. araneus.[1]
La distribuzione dello S. granarius laterale attraverso la catena montuosa del Sistema Centrale della Penisola iberica e raggiunge la Galizia a nord e il fiume Tago a sud.[1] Vi sono anche ipotesi di coabitazione dello S. granarius con lo S. coronatus nel Sistema Iberico.[3] Si sa che allo stato selvatico lo S. granarius vive in zone boscose di ginepri (Juniperus nana),[3] faggi (Fagus sylvatica), querce pirenaiche (Quercus pyrenaica), pini (Pinus sylvestris), querce sempreverdi (Quercus rotundifolia), frassini (Fraxinus), o betulle (Betula), dai 500 ai 2000 metri s.l.m.[1]
Gatti domestici (Felis catus), gatti selvatici europei (Felis silvestris), e gufi da granaio (Tyto alba) sono stati osservati cacciare lo S. granarius[1].
Nel gruppo dei toporagni Sorex araneus, i maschi possiedono distinti XY1Y2 cromosomi sessuali.[1][2][5] Il cromosoma Y comprende due parti: il cromosoma sessuale originale Y (Y1) e una parte che forma un ramo di uno degli autosomi (Y2).[5] Lo S. granarius è unico tra questi gruppi poiché possiede principalmente cromosomi acrocentrici con sole due paia di cromosomi metacentrici, dove lo S. araneus ha un set completo di cromosomi metacentrici.[5]
La lunghezza e la posizione dei telomeri dello S. granarius distingue ulteriormente l'organismo dallo S. araneus: lo S. araneus possiede piccoli telomeri su ciascun cromosoma che vanno in dimensioni da 6.8 a 15.2 kb.[6] I telomeri dello S. granarius sono collocati solo sul ramo corto dei cromosomi acrocentrici e possono raggiungere lunghezze di circa 300 kb, facendo di loro i più grossi telomeri di mammiferi descritti fino ad ora.[4] Questi mega-telomeri paiono preservare la loro impressionante lunghezza grazie all'enzima telomerase e l'attiva omologa ricombinazione.[6] Inoltre, le sequenze ripetitive intermittenti dei telomeri dello S. granarius sono infusi con il DNA ribosomale e si tratta dell'unico mammifero eutheriano conosciuto con tali caratteristiche.[6]
Il toporagno iberico (Sorex granarius Miller, 1910) è una specie di mammifero della famiglia dei soricidi. È diffuso in Spagna e Portogallo.