Perdicium is a genus of African plants in the tribe Mutisieae within the family Asteraceae.[1][2]
Several dozen species have at one time been considered members of Perdicium. Almost all of them are now regarded as better suited to other genera (Acourtia Ainsliaea Chaptalia Gerbera Haplocarpha Holocheilus Leibnitzia Leucheria Perezia Trixis). Only two remain:
Perdicium is a genus of African plants in the tribe Mutisieae within the family Asteraceae.
SpeciesSeveral dozen species have at one time been considered members of Perdicium. Almost all of them are now regarded as better suited to other genera (Acourtia Ainsliaea Chaptalia Gerbera Haplocarpha Holocheilus Leibnitzia Leucheria Perezia Trixis). Only two remain:
Perdicium capense L. - South Africa Perdicium leiocarpum DC. - South AfricaPerdicium es un género de plantas con flores pertenecientes a la familia de las asteráceas. Comprende 60 especies descritas y de estas, solo 2 aceptadas.[1][2]
El género fue descrito por Carlos Linneo y publicado en Plantae Rariores Africanae 22. 1760.[3] La especie tipo es: Perdicium capense L.
A continuación se brinda un listado de las especies del género Perdicium aceptadas hasta julio de 2012, ordenadas alfabéticamente. Para cada una se indica el nombre binomial seguido del autor, abreviado según las convenciones y usos.
Perdicium es un género de plantas con flores pertenecientes a la familia de las asteráceas. Comprende 60 especies descritas y de estas, solo 2 aceptadas.
Perdicium L., 1760 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, endemico delle Province del Capo (Sudafrica).[1][2]
Le specie di questa voce sono piante scapose perenni con portamenti erbacei.[3][4][5][6][7]
In genere sono presenti sia foglie basali che cauline. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato. Quelle basali spesso formano delle rosette (disposizione rosulata). La forma delle lamine è strettamente obovata con bordi grossolanamente lobati, talvolta roncinati o sparsamente seghettati.
Le infiorescenze sono composte da capolini terminali scaposi e solitari. I capolini sono eterogami, disciformi e sono formati da un involucro a forma campanulata composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi (più o meno): tubulosi e ligulati. Le brattee, simili a foglie, disposte su alcune serie in modo embricato sono di vario tipo e consistenza. Il ricettacolo, pubescente o glabro, a forma convessa, è nudo (senza pagliette).
I fiori sia quelli tubulosi che ligulati sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, actinomorfi o zigomorfi e fertili. In genere i fiori del raggio (quelli periferici) sono femminili e disposti in modo uniseriale, con corolla bilabiata (più o meno zigomorfa) e glabra (gli staminoidi sono assenti). I fiori del disco (quelli centrali), sono ermafroditi, con corolle a 5 lobi (actinomorfe) oppure (inizialmente) subligulati.
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio in genere è fusiforme (raramente è obcompressa) con alcune coste longitudinali. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente; la superficie è densamente papillosa o glabra. Il carpopodium è assente, oppure ha delle forme anulari. Il pappo, formato da una o più serie di setole piumose o barbate, connato alla base, è direttamente inserito nel pericarpo o connato in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.
Le specie di questo gruppo sono distribuite in Sudafrica.[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[9], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[10] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[11]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][6][7]
La sottofamiglia Mutisioideae, nell'ambito delle Asteraceae occupa una posizione "basale" (si è evoluta precocemente rispetto al resto della famiglia) ed è molto vicina alla sottofamiglia Stifftioideae. La tribù Mutisieae con la tribù Nassauvieae formano due "gruppi fratelli" ed entrambe rappresentano il "core" della sottofamiglia.
Il genere Perdicium è descritto all'interno della tribù Mutisieae, raggruppamento che la classificazione tradizionale collocava all'interno della sottofamiglia Cichorioideae e che la moderna classificazione filogenetica ha ricollocato, ridisegnandone i confini, all'interno della sottofamiglia Mutisioideae.[7] Provvisoriamente il genere fa parte del gruppo informale Gerbera Complex.[12]
All'interno del "Gerbera Complex" il genere di questa voce, da un punto di vista filogenetico e quindi evolutivo, fa parte del "Clade B" formato dai generi Chaptalia, Gerbera, Leibnitzia, Oreoseris, Piloselloides e Perdicium. Le possibili date relative alla divergenza di questo genere dal clade B variano da 12 a 5 milioni di anni fa.[12]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[7][12]
Comprende le seguenti 2 specie:[2][13][14]
Perdicium L., 1760 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, endemico delle Province del Capo (Sudafrica).
Perdicium é um género botânico pertencente à família Asteraceae[1].
Perdicium é um género botânico pertencente à família Asteraceae.
«Perdicium — World Flora Online». www.worldfloraonline.org. Consultado em 19 de agosto de 2020Perdicium là một chi thực vật có hoa trong họ Cúc (Asteraceae).[1]
Chi Perdicium gồm các loài:
Perdicium là một chi thực vật có hoa trong họ Cúc (Asteraceae).