Physoplexis ye un xéneru monotípicu de plantes perteneciente a la familia Campanulaceae. Contién una única especie: Physoplexis comosa Schur.[2] Ye orixinaria d'Europa dende'l norte d'Italia hasta Eslovenia.
Physoplexis comosa describióse por (L.) Schur y espublizóse en Sert. Fl. Transsilv. 4: 47. 1853.[3]
Physoplexis ye un xéneru monotípicu de plantes perteneciente a la familia Campanulaceae. Contién una única especie: Physoplexis comosa Schur. Ye orixinaria d'Europa dende'l norte d'Italia hasta Eslovenia.
Die Schopfteufelskralle (Physoplexis comosa) ist die einzige Art der Pflanzengattung Physoplexis in der Familie der Glockenblumengewächse (Campanulaceae). Sie ist in Österreich, Italien und dem früheren Jugoslawien beheimatet.
Die Schopfteufelskralle ist eine ausdauernde, krautige Pflanze, die Wuchshöhen von 5 bis 15 Zentimeter erreicht. Sie bildet eine Pleiokorm-Rübe aus. Die Grundblätter sind rundlich-nierenförmig, grob und tief gesägt und lang gestielt. Die Stängelblätter sind länglich-eiförmig. Die unteren verschmälern sich in den Stiel, die oberen sind grob gesägt und sitzend, mit keilförmigem Grund. Die Krone ist blasslila und 16 bis 20 Millimeter lang. Sie ist aus einem eiförmigen Grund zu einem Schnabel, der an der Spitze dunkelviolett ist, zusammengezogen. Im Gegensatz zu den Teufelskrallen (Phyteuma) bleiben aber diese Zipfel zusammengeheftet und trennen sich später nicht. Der Griffel endet in zwei Narben.
Die Blütezeit reicht von Juli bis August.
Die Art hat die Chromosomenzahl 2n = 34.
Die Schopfteufelskralle kommt in den südlichen Kalkalpen vom Comersee bis zu den West-Karawanken und den Julischen Alpen vor. Sie kommt also wild nur in den Gebieten von Österreich, Italien und Slowenien vor.[1] Sie wächst in der montanen bis subalpinen Stufe in absonnigen Kalk- und Dolomit-Felsspalten in Höhenlagen von 1000 bis 1700 (selten ab 60 und bis 2000) Meter. Sie findet ihr Optimum in Gesellschaften des Unterverbands Physoplexido-Potentillenion caulescentis.[2]
Früher wurde diese Art in die Gattung Phyteuma gestellt. Ferdinand Schur stellte für diese Art eine eigene Gattung auf. Den Namen Physoplexis hatte aber Stephan Ladislaus Endlicher 1838 gebildet, der die Schopfteufelskralle innerhalb der Gattung Phyteuma in eine eigene Sektion mit Namen Phyteuma sect. Physoplexis (im Werk: Genera, S. 517) gestellt hatte. Der Name Physoplexis kommt aus dem Griechischen und bedeutet „Blase, geflochten“, wegen der blasenförmig zusammenhängenden Blütenzipfel. Das Artepitheton comosus ist aus dem Lateinischen abgeleitet und bedeutet „schopfig“.
Die Schopfteufelskralle wird selten als Zierpflanze für Steingärten genutzt.
Die Schopfteufelskralle (Physoplexis comosa) ist die einzige Art der Pflanzengattung Physoplexis in der Familie der Glockenblumengewächse (Campanulaceae). Sie ist in Österreich, Italien und dem früheren Jugoslawien beheimatet.
Physoplexis es un género monotípico de plantas perteneciente a la familia Campanulaceae. Contiene una única especie: Physoplexis comosa Schur.[2] Es originaria de Europa desde el norte de Italia hasta Eslovenia.
Physoplexis comosa fue descrita por (L.) Schur y publicado en Sert. Fl. Transsilv. 4: 47. 1853.[3]
Physoplexis es un género monotípico de plantas perteneciente a la familia Campanulaceae. Contiene una única especie: Physoplexis comosa Schur. Es originaria de Europa desde el norte de Italia hasta Eslovenia.
Il raponzolo di roccia (nome scientifico Physoplexis comosa (L.) Schur, 1853) è una pianta erbacea perenne, ed è uno dei più caratteristici e rari fiori alpini che vegeta nelle zone di gran parte dell'arco alpino. Appartiene alla famiglia delle Campanulaceae. È anche l'unica specie del genere Physoplexis Schur, 1853.[2][3]
Il nome generico (Physoplexis) deriva da due parole della lingua greca antica "physo o phusa o physa" ( = "vescica, gonfio, bolla")[4][5] e "plexis" ( = dai capelli lunghi, arruffato, trapuntato, intrecciato)[6][7] e fa riferimento alla forma dell'infiorescenza. Il nome comune (raponzolo) deriva dalla forma della radice, simile ad una piccola rapa; spesso è chiamato in tedesco "artiglio del diavolo", a causa della sua forma ad artiglio.
Il binomio scientifico della pianta è stato proposto inizialmente con il nome di Phyteuma comosum da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum"[8], perfezionato successivamente con la denominazione attuale dal farmacista e botanico austro-germanico Philipp Johann Ferdinand Schur (1799-1878) nella pubblicazione "Verhandlungen und Mittheilungen (Mitteilungen) des Siebenbürgischen Vereins für Naturwissenschaften zu Hermannstadt. Hermannstadt. - iv. (1853) 47" del 1853.[9] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione e dallo stesso autore sempre nel 1853.[10]
Queste piante arrivano al massimo ad una altezza di 5–20 cm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Queste piante contengono lattice.[11][12][13]
Le radici sono del tipo a fittone.
La parte aerea del fusto è debole, striata e di colore violaceo. Il portamento in genere è pendente.
Le foglie sono glauche e lucide sulla superficie superiore. Si dividono in foglie basali e foglie cauline. Quelle basali hanno la lamina da orbicolare a ovale; i bordi sono grossolanamente dentati e cigliati; sono picciolate (il picciolo è flessuoso ed è lungo 3 - 5 volte la lamina). Le foglie cauline hanno delle forme oblanceolato-spatolate, i bordi sono dentati; quelle superiori (vicine all'infiorescenza) sono ravvicinate, con forme ellittiche oppure sono bratteiformi. Diametro delle foglie basali: 1–3 cm.
Le infiorescenze sono formate da un unico "capolino" con diversi fiori. Diametro del "capolino": 3–7 cm. I fiori sono in numero di 15 - 30.
I fiori sono peduncolati e tetra-ciclici, ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo (in questo caso il perianzio è ben distinto tra calice e corolla) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono gamopetali, ermafroditi e attinomorfi. Lunghezza del fiore: 12–22 mm. Lunghezza del peduncolo: 2 mm.
I frutti sono delle capsule poricide 3-loculari; la deiscenza avviene tramite 2 - 3 pori situati nella parte laterale. I semi sono molto minuti.
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[8]
La famiglia di appartenenza della Physoplexis comosa (Campanulaceae) è relativamente numerosa con 89 generi per oltre 2000 specie (sul territorio italiano si contano una dozzina di generi per un totale di circa 100 specie); comprende erbacee ma anche arbusti, distribuiti in tutto il mondo, ma soprattutto nelle zone temperate. Il genere di questa voce appartiene alla sottofamiglia Campanuloideae (una delle cinque sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Campanulaceae) ed è monospecifico.
Il Sistema Cronquist assegna al genere Physoplexis la famiglia delle Campanulaceae e l'ordine delle Campanulales mentre la moderna classificazione APG la colloca nell'ordine delle Asterales (stessa famiglia). Sempre in base alla classificazione APG sono cambiati anche i livelli superiori (vedi tabella all'inizio a destra).
Il basionimo per questa specie è: Phyteuma comosum L., 1753.[8]
Il numero cromosomico di Physoplexis comosa è: 2n = 34, 68.[12]
In base agli ultimi studi di tipo filogenetico sul DNA del cloroplasto e del nucleo[15], questa pianta risulta nidificata all'interno del genere Campanula. Il genere Campanula è suddiviso in due cladi: Campanula s.s. clade (distribuzione principale: Nord Africa, Europa e Macaronesia) e Rapunculus clade (distribuzione principale: Nord America, Mediterraneo e Est asiatico) all'interno del quale sono annidati altri due sub-cladi (Rapunculus 1 e Rapunculus 2).[16] Physoplexis si trova all'interno del Rapunculus clade (Rapunculus 2) insieme ad altri generi quali Asyneuma, Phyteuma, Legousia e altri; in particolare il genere Phyteuma risulta “gruppo fratello” del genere di questa voce. Questo collegamento è anche confermato dalla morfologia molto simile dell'infiorescenza. Il cladogramma a lato tratto dallo studio citato e semplificato dimostra l'attuale posizione filogenetica del genere Physoplexis.
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[3]
Il raponzolo chiomoso in altre lingue è chiamato nei seguenti modi:
Il raponzolo di roccia (nome scientifico Physoplexis comosa (L.) Schur, 1853) è una pianta erbacea perenne, ed è uno dei più caratteristici e rari fiori alpini che vegeta nelle zone di gran parte dell'arco alpino. Appartiene alla famiglia delle Campanulaceae. È anche l'unica specie del genere Physoplexis Schur, 1853.
A l'é na pianta erbosa, auta fin a 20 cm. Le feuje basaj a son ovaj o a cheur e a l'han un longh picol, dentà ai bòrd. Le feuje dla gamba a son sensa picol e a lansa. La fior a l'é a bala, formà da na vinten-a 'd fiorin-e violet riond al pé, com un balonòt, e sarà streite an su, saldà a formé un gancio sutil viòla sombr, dont a sporzo 2 stim, anvërtojà quand a son movr.
A chërs ant le filure dle ròche calcarose, a l'ombra, dzor ij 1.400 méter.
Da giugn a stèmber.
A l'é na pianta proteta e motobin raira, motobin antica, a l'é l'ùnica ant sò géner, a riva dai temp pre-glaciaj. Ha l'ha na reis carnosa e a rava, belavans sta reis a së s-cianca sempre quand as preuva a gavela d'ant la ròca, e për sòn-sì a l'é ancor pi dlicà e protet.
A l'é na pianta erbosa, auta fin a 20 cm. Le feuje basaj a son ovaj o a cheur e a l'han un longh picol, dentà ai bòrd. Le feuje dla gamba a son sensa picol e a lansa. La fior a l'é a bala, formà da na vinten-a 'd fiorin-e violet riond al pé, com un balonòt, e sarà streite an su, saldà a formé un gancio sutil viòla sombr, dont a sporzo 2 stim, anvërtojà quand a son movr.
AmbientA chërs ant le filure dle ròche calcarose, a l'ombra, dzor ij 1.400 méter.
FioriduraDa giugn a stèmber.
ParticolaritàA l'é na pianta proteta e motobin raira, motobin antica, a l'é l'ùnica ant sò géner, a riva dai temp pre-glaciaj. Ha l'ha na reis carnosa e a rava, belavans sta reis a së s-cianca sempre quand as preuva a gavela d'ant la ròca, e për sòn-sì a l'é ancor pi dlicà e protet.
La fior
Le feuje
Un bocc
Physoplexis comosa (L.) Schur – gatunek rośliny z rodziny dzwonkowatych (Campanulaceae Juss.). Występuje naturalnie w środkowej części Południowych Alpach Wapiennych – od jeziora Como aż po Alpy Julijskie[3].
Rośnie w szczelinach skalnych. Może rosnąć bezpośrednio na skałach, bez warstwy próchnicy. Preferuje podłoże wapienne lub dolomitowe. Występuje na wysokości od 1000 do 1800 m n.p.m. Kwitnie od czerwca do sierpnia[3].
Mimo, że roślina należy do rodziny dzwonkowatych, to jej kwiaty nie otwierają się dzwonkowato, lecz są zrośnięte przy wierzchołku. Dzięki temu płatki korony naciskają pylniki w kierunku znamienia, doprowadzając w ten sposób do samozapylania. Ma to ważne znaczenie w przypadku braku owadów, które dokonują zapylenia[3].
Physoplexis comosa (L.) Schur – gatunek rośliny z rodziny dzwonkowatych (Campanulaceae Juss.). Występuje naturalnie w środkowej części Południowych Alpach Wapiennych – od jeziora Como aż po Alpy Julijskie.
Physoplexis comosa[1] är en klockväxtart som först beskrevs av Carl von Linné, och fick sitt nu gällande namn av Philipp Johann Ferdinand Schur. Physoplexis comosa ingår i släktet Physoplexis och familjen klockväxter.[2][3] Inga underarter finns listade i Catalogue of Life.[2]
Physoplexis comosa är en klockväxtart som först beskrevs av Carl von Linné, och fick sitt nu gällande namn av Philipp Johann Ferdinand Schur. Physoplexis comosa ingår i släktet Physoplexis och familjen klockväxter. Inga underarter finns listade i Catalogue of Life.
Physoplexis comosa là loài thực vật có hoa trong họ Hoa chuông. Loài này được (L.) Schur miêu tả khoa học đầu tiên năm 1853.[1]
Physoplexis comosa là loài thực vật có hoa trong họ Hoa chuông. Loài này được (L.) Schur miêu tả khoa học đầu tiên năm 1853.