Dipsochelys grandidieri Dipsochelys generoko animalia da. Narrastien barruko Testudinidae familian sailkatuta dago.
Dipsochelys grandidieri Dipsochelys generoko animalia da. Narrastien barruko Testudinidae familian sailkatuta dago.
La tartaruga gigante di Grandidier (Aldabrachelys grandidieri (Vaillant, 1885)) è una specie estinta di tartaruga gigante (gen. Aldabrachelys) vissuta nell'Olocene endemica del Madagascar. L'analisi del DNA mitocondriale estratto da un osso subfossile conferma che si tratta di una specie distinta.[1]
La tartaruga gigante di Grandidier era una tartaruga di grandi dimensioni, una delle più grandi al mondo, con una lunghezza del carapace di circa 125 centimetri (49 pollici). Rappresentava una delle sei specie di tartarughe endemiche del Madagascar (due grandi Aldabrachelys; due medie Astrochelys; e due piccole Pyxis).
Questa tartaruga si distingue dalle altre specie del genere Aldabrachelys per il suo carapace massiccio, appiattito, i lati del carapace allargati, gular (scaglie della gola) corti, la parte superiore dell'apertura nasale più alta della parte superiore delle orbite, quadrati divergenti, ampi postorbitali e un processus vomerinus molto grande dorsalmente. L'animale possedeva un carapace insolitamente spesso e duro, forse un adattamento alla pressione predatoria. Contrariamente alla sua specie gemella, A. abrupta, che si nutriva primariamente di cespugli e rami bassi, sembra che A. grandidieri si nutrisse di piante basse ed erbe, pascolando nelle praterie e nelle zone umide.
Aldabrachelys grandidieri (insieme ad Aldabrachelys abrupta) erano, probabilmente, dei dispersori di semi delle sei specie di baobab (Adansonia spp.) endemiche del Madagascar; in un esperimento, le odierne tartarughe giganti di Aldabra (Aldabrachelys gigantea) consumarono prontamente il frutto di Adansonia rubrostipa, dimostrando che anch'esse mostravano gli adattamenti necessari per nutrirsi e disperdere i semi di questi alberi.[2] Altre funzioni ecologiche delle tartarughe giganti probabilmente includevano il calpestamento ed il consumo selettivo della vegetazione. È stato suggerito che introducendo le tartarughe giganti di Aldabra in Madagascar, queste potrebbero riempire la nicchia ecologica lasciata dalle loro controparti malgasce.[3]
Il materiale fossile di questa specie è stato datato a 1 250-2 290 anni fa. Sembra che la specie si sia estinta relativamente presto dopo che la successiva migrazione di esseri umani è arrivata dalla terraferma dall'Africa. A differenza della sua specie gemella più comune, la tartaruga gigante inclinata (Aldabrachelys abrupta, anch'essa estinta), la massiccia A. grandidieri sembra non riuscì a sopravvivere alla coesistenza con gli umani quando questi arrivarono in Madagascar.[1]
La tartaruga gigante di Grandidier (Aldabrachelys grandidieri (Vaillant, 1885)) è una specie estinta di tartaruga gigante (gen. Aldabrachelys) vissuta nell'Olocene endemica del Madagascar. L'analisi del DNA mitocondriale estratto da un osso subfossile conferma che si tratta di una specie distinta.
Aldabrachelys grandidieri é uma espécie extinta de tartaruga que era endêmica para Madagascar. O DNA mitocondrial extraído do osso subfóssil confirma que é uma espécie distinta.[1][2]
Aldabrachelys grandidieri era uma tartaruga gigante, uma das maiores do mundo, medindo cerca de 125 cm no comprimento da carapaça. Era originalmente uma das seis espécies endêmicas de tartaruga de Madagascar (duas grandes Aldabrachelys; duas médias Astrochelys; duas pequenas Pyxis).
É distinta de todas os outras Aldabrachelys por uma maciça, achatada ou deprimida carapaça, lados salientes da carapaça, gulars curtos, parte superior do nariz a abertura é mais alta que o topo das órbitas, quadradas divergentes, amplas postorbitais e um grande processus vomerinus dorsalis. Ele também tinha uma carapaça excepcionalmente espessa e forte, possivelmente uma adaptação à predação pesada. Parece ter sido predominantemente uma pastagem de prados e pântanos.[1]
O material desta espécie foi datado em 1250–2290 anos antes do presente. Parece ter sido extinto relativamente cedo após a migração posterior de humanos do continente africano. Ao contrário de sua espécie irmã mais comum, a tartaruga gigante abrupta ( Aldabrachelys abrupta (também extinta)), a maciça grandidieri não parecia ter conseguido coexistir com humanos por muito tempo.[1][2]
Aldabrachelys grandidieri (junto com Aldabrachelys abrupta) provavelmente foram dispersores de sementes das seis espécies de baobá (Adansonia spp.) Endêmicas de Madagascar; em um experimento, a tartaruga gigante de Aldabra (Aldabrachelys gigantea) consumiu prontamente frutas de Adansonia rubrostipa.[3] Outras funções ecológicas das tartarugas gigantes provavelmente incluíam pisar e consumir seletivamente a vegetação. Sugere-se que tartarugas gigantes Aldabra introduzidas podem ser usadas para restaurar essas funções.[4]
Aldabrachelys grandidieri é uma espécie extinta de tartaruga que era endêmica para Madagascar. O DNA mitocondrial extraído do osso subfóssil confirma que é uma espécie distinta.
Dipsochelys grandidieri là một loài rùa trong họ Testudinidae. Loài này được Vaillant mô tả khoa học đầu tiên năm 1885.[1]
Dipsochelys grandidieri là một loài rùa trong họ Testudinidae. Loài này được Vaillant mô tả khoa học đầu tiên năm 1885.