Pararistolochia enricoi is an endemic Malagasy species of plant in the birthwort family, the only belonging to the genus Pararistolochia within the Island.[1][2]
The species is named in honour of the first author’s brother Enrico Luino who died in 2003 at the age of 21 and whom he credits with triggering in him the passion for tropical botany.[1]
The species is a climbing and ground-sprawling, deciduous vine or liana. The stem can reach 15–25 m high and presents an 8-shaped cross section, typical of the genus. Leaves are 4–8 cm long, sparsely pubescent on both surfaces and variable in shape. Young shoots are attenuated, densely covered with golden hairs. The inflorescences arise from the corky stem, sometimes at ground level. Flowers are up to about 5 cm long and are covered by white hairs. Flower tubes are S-curved, funnel-shaped, enlarging throughout and constricted below the throat, which is bright sulphur-yellow; there are 2 lobes, triangular to well-rounded and purple. The utricle is punctuated with small red spots and purple-veined. The gynostemium i s2.7 mm long by 1.6 mm wide. There 6 yellow antheres, each consisting of 4 pollen sacs, and 6 green stigmatic lobes. The fruits are pendulous, cucumber-like, indehiscent, woody, 6-ribbed, up to 5.5 cm long, and brown when mature. The seeds are heart-shaped, convex and rough above, concave and smooth below, and 4 mm long by 4 mm wide.[1][2]
Pararistolochia enricoi is only known from the eroded limestone formations ("Tsingy" in Malagasy) of Beanka in western Madagascar. Its ecology seems to be strongly related to the climax deciduous forest type, where it grows in shaded conditions. According to the collection period, anthesis takes place in November and fruits ripen between December and January. The plant is deciduous and leaves are absent during the dry season, generally from May to October.[1]
The plant-insect interactions of Pararistolochia enricoi are still unknown. In western and southern Madagascar the monospecific butterfly genus Pharmacophagus antenor (Drury, 1773) (the only representative of the tribe Troidini in Madagascar) is known to be monophagous on Aristolochia albida. As documented by Parsons (1996b), the larvae of the troidine papilionid butterflies of the Australasian genus Ornithoptera feed primarily on Pararistolochia in the Australasian region. Considering the overlapping distributions of P. enricoi and Pharmacophagus antenor together with the known feeding habits of the latter, one could hypothesize that P. antenor larvae also feed on Pararistolochia enricoi (Parsons, 1996b).
Pararistolochia enricoi is an endemic Malagasy species of plant in the birthwort family, the only belonging to the genus Pararistolochia within the Island.
Aristolochia enricoi (Luino, L.Gaut. & Callm.) è una pianta della famiglia delle Aristolochiaceae, endemica del Madagascar.[1][2][3]
La specie è intitolata in onore di Enrico Luino, il fratello del primo autore, che morì nel 2003 all'età di 21 anni. Enrico condivideva con Iacopo il grande amore per la botanica tropicale che ha portato quest'ultimo in Madagascar.[2]
Pianta lianosa, strisciante nei primi metri dello stelo, decidua. Lo stelo può misurare fino a 15–25 m di altezza e presenta una sezione trasversal a forma di 8, tipica del genere. Foglie lunghe 4–8 cm, leggermente pubescenti su entrambe le facce e di forma variabile. Giovani apici vegetativi ricoperti di una densa peluria dorata. Le infiorescenze si sviluppano a partire dallo stelo legnoso, sovente dal livello del suolo. Fiori lunghi fino a 5 cm, ogni parte ricoperta da un indumento di peli bianchi; tubo curvato ad S, imbutiforme, aperto verso l'esterno e strozzato sotto la gola; gola giallo-zolfo acceso; lobi 2, da triangolari a arrotondati, viola; utricolo punteggiato di piccole macchie rosse, venato di viola; ginostemio lungo 2,7 mm e largo 1,6 mm, antere 6, gialle, ognuna composta da 4 sacche polliniche, lobi stigmatici 6, verdi. Frutto pendulo, forma a simil-cetriolo, indeiscente, legnoso, 6-costato, lungo fino a 5,5, marrone a maturità. Semi a forma di cuore, convessi e ruvidi sulla faccia superiore, concavi e lisci sulla faccia inferiore, lunghi 4 mm e larghi 4 mm.[2][3]
Basandosi sul periodo di raccolta, l'antesi ha luogo a novembre ed i frutti maturano da dicembre a gennaio. La pianta è decidua e le foglie sono assenti durante la stagione secca, di solito da maggio ad ottobre.
Le relazioni pianta-insetto di Aristolochia enricoi sono ancora sconosciute. Nell'ovest e nel sud del Madagascar il genere di farfalla monospecifico Pharmacophagus antenor (Drury, 1773) (il solo rappresentante della tribù Troidini in Madagascar) è noto per essere monofago di Aristolochia albida. Come documentato da Parsons (1996), le larve delle farfalle Troidini del genere australasico Ornithoptera si nutrono principalmente di Aristolochia nella regione australasiana. Tenendo conto della sovrapposizione degli areali di distribuzione di A. enricoi e Pharmacophagus antenor e delle note abitudini alimentari di quest'ultimo, si può ipotizzare che le larve di P.antenor abbiano un ruolo nel ciclo riproduttivo di Aristolochia enricoi.
Aristolochia enricoi è stata reperita unicamente tra le formazioni calcaree erose ("Tsingy" in malgascio) di Beanka nell'ovest del Madagascar.[2] La sua ecologia dipende fortemente dalla foresta densa decidua (climax), dove radica in condizioni ombreggiate per raggiungere la luce della canopea.
Aristolochia enricoi (Luino, L.Gaut. & Callm.) è una pianta della famiglia delle Aristolochiaceae, endemica del Madagascar.