Miopica paradoxa ist eine ausgestorbene Art der Rabenvögel (Corvidae), die im späten Miozän in Europa lebte. Sie ist die einzige Vertreterin der Gattung Miopica.
Miopica paradoxa war ein mittelgroßer Rabenvogel und entsprach in der Körpergröße etwa einem Eichelhäher (Garrulus glandarius). In den Maßen des Skeletts zeigt M. paradoxa Überschneidungen mit heute lebenden Rabenvögeln mittlerer Größe, jedoch keine eindeutigen Affinitäten zu einem rezenten Taxon. Am meisten Ähnlichkeit hat M. paradoxa in osteologischer Sicht mit der Elster (Pica pica). [1]
Miopica paradoxa wurde 2004 von Jewgeni Nikolajewitsch Kurotschkin und Denis Sobolew anhand einer fossilen proximalen Epiphyse der rechten Elle aus dem ukrainischen Bilka (NNPM 48-7113) beschrieben, die als Holotypus diente. Eine distale Epyphyse des gleichen Knochens aus Nowa Emetiwka (NNPM 25-1448) wurde als zusätzliches Material herangezogen. Beide Fossilien stammten aus der mittleren Meotis, einer lokalen Formation des Pontiums und sind somit zwischen 5,3 und 7,2 Millionen Jahre alt. Die Autoren wählten den Namen Miopica für die Gattung, um einerseits die zeitliche Einordnung (Miozän) und andererseits die Ähnlichkeit zu den Echten Elstern (Pica) zu unterstreichen. Das Epitheton paradoxa bezieht sich auf die verschiedenen Eigenschaften rezenter Rabenvögel, die die Überreste von Miopica in sich vereinen.[2] [3]
Miopica ist eine der frühsten bekannten Gattungen der Rabenvögel; lediglich die ebenfalls aus dem europäischen Miozän stammende Gattung Miocorvus und Miocitta aus Nordamerika besitzen ein ähnliches Alter, ein osteologischer Vergleich steht jedoch bislang aus. Auch die Beziehungen zu anderen, lebenden Gattungen der Corvidae sind unklar. Da sich die Rabenvögel untereinander in osteologischer Hinsicht stark ähneln, ohne dass dies Aufschluss über die Verwandtschaftsverhältnisse gibt, ist eine systematische Einordnung bislang nicht möglich. Das Alter der Gattung lässt jedoch auf einen ursprünglichen Vertreter und möglichen Vorfahren eurasischer Gattungen schließen.[4]
Miopica paradoxa ist eine ausgestorbene Art der Rabenvögel (Corvidae), die im späten Miozän in Europa lebte. Sie ist die einzige Vertreterin der Gattung Miopica.
Miiopica paradoxa Kurochkin & Sobolew, 2004 è un uccello passeriforme estinto della famiglia dei corvidi: essa rappresenta l'unica specie ascritta al genere Miopica Kurochkin & Sobolew, 2004.
Il nome scientifico del genere, Miopica, deriva dal latino pica con l'agigunta del prefisso di origine greca mio-, "meno di" (sebbene molto verosimilmente si tratti di una semplice assonanza con Miocorvus), col significato di "meno di Pica": il nome scientifico della specie, paradoxa, deriva anch'esso dal latino e significa "paradossale", in riferimento alle particolari caratteristiche morfologiche dei reperti.
I resti fossili ascrivibili a questa specie sinora rinvenuti consistono in delle epifisi ulnari, sia prossimali che distali, che non sono in grado di comunicare granché sulla morfologia dell'animale, se non che le sue dimensioni in vita dovevano essere paragonabili a quelle di un'attuale ghiandaia e che (pur non presentando chiare affinità morfometriche con alcuno dei corvidi attuali) a livello osteologico mostra una certa similitudine con l'attuale gazza, la quale peraltro ha fruttato all'animale il nome scientifico.
Sebbene allo stato attuale non è possibile ipotizzare alcunché circa le abitudini di vita di Miopica, considerando la conservatività di tali caratteri fra i corvidi odierni è verosimile supporre che questi uccelli vivessero da soli o in piccoli gruppi, mostrassero costumi riproduttivi monogami e presentassero dieta onnivori ed opportunisti.
I resti ascrivibili a questi uccelli sono stati rinvenuti a Bilka, lungo il corso del Dnestr in Ucraina occidentale, e nel distretto di Biljaïvka: Miopica è stata rinvenuta in strati risalenti al Messiniano (7,2-5,3 milioni di anni fa, nel tardo Miocene.
Miiopica paradoxa Kurochkin & Sobolew, 2004 è un uccello passeriforme estinto della famiglia dei corvidi: essa rappresenta l'unica specie ascritta al genere Miopica Kurochkin & Sobolew, 2004.