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Duthieeae ( Italian )

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Duthieeae Röser & Jul.Schneid., 2011 è una tribù di piante spermatofite monocotiledoni appartenente alla famiglia delle Poacee (ex (Graminaceae) e sottofamiglia Pooideae.[1][2]

Etimologia

Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Duthiea Hack. il cui nome è stato dato in onore del botanico John Firminger Duthie (1845–1922), studioso della botanica dell'India.[3] Il nome scientifico è stato definito dai botanici contemporanei Martin Röser e Julia Schneider nella pubblicazione "Systematics and Biodiversity" (Syst. Biodivers. 9(1): 41. 2011) del 2011.[4]

Descrizione

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Spighetta generica con tre fiori diversi
  • Il portamento delle specie di questa tribù è perenne con culmi eretti lunghi fino a 80 cm. Sono presenti dei corti rizomi. I culmi sono cavi a sezione più o meno rotonda. In queste piante non sono presenti i micropeli.[5][6][7][8][9][10][11][12]
  • Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.
  • Guaina: la guaina abbraccia il fusto ed è priva di auricole.
  • Ligula: la consistenza è membranosa e a volte è cigliata.
  • Lamina: la lamina generalmente è lineare e arrotolata; rigida e appuntita. In Pseudodanthonia le lamine sono coriacee.
  • Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ascellari e terminali, in genere sono (o non sono) ramificate e sono formate da alcune spighette ed hanno la forma di una semplice pannocchia compatta e allungata. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. Alcuni pedicelli sono sottesi da brattee (probabili vestigia di spighette sterili).
  • Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, compresse lateralmente o affusolate, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da pochi a 9 fiori (un fiore in Anisopogon). Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea (un profillo) e il lemma. La rachilla si estende distalmente oltre il fiore. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla sopra i glumi persistenti.
  • Glume: le glume sono lunghe quanto i fiori (o di più); gli apici sono acuti o ottusi; la consistenza è erbacea con margini ialini; sono arrotolate sul dorso; la superficie è percorsa da 5 - 9 venature longitudinali (sono presenti anche venature trasversali).
  • Palea: la palea ha la superficie percorsa da due venature ed è cigliata e carenata; in Anisopogon la palea è completamente nascosta dal lemma.
  • Lemma: la forma varia da lanceolata a ovato-ristretta a consistenza membranosa o coriacea; a volte il lemma può essere pubescente; l'apice è bilobato (o bidentato) con le punte attorcigliate.
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[6]
  • , P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
  • Il perianzio è ridotto e formato da una, due o nessuna lodicula, delle squame traslucide, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule sono membranose e non vascolarizzate.
  • I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme ovoidali, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente (ma separabile in Anisopogon). L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono.

Riproduzione

  • Impollinazione: in generale le erbe delle Poaceae sono impollinate in modo anemogamo. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento – dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat

Dall'Europa orientale all'Asia (Cina) con climi per lo più temperati. Una specie è presente in Messico.

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa tribù (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[9]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, la tribù Duthieeae è descritta all'interno della sottofamiglia Pooideae.[5][6]

Filogenesi

La tribù di questa voce (insieme con le tribù Brachyelytrum, Phaenospermateae e Nardeae) rappresenta uno dei primi rami divergenti delle Pooideae.[5] In particolare la tribù Phaenospermateae con la tribù Duthieeae forma un "gruppo fratello", e insieme alle tribù citate sopra forma la supertribù Nardodae. Alcuni Autori[5], in attesa di indagini più approfondite, includono, all'interno della tribù Phaenospermateae anche i seguenti generi: Anisopogon, Danthoniastrum, Duthiea, Metcalfia, Pappagrostis, Pseudodanthonia, Sinochasea e Stephanachne, altrimenti riuniti nella tribù Duthieeae. La separazione delle due tribù è supportata, oltre che dai dati molecolari[13], della morfologia delle ghiandole molto diverse delle Duthieeae e dalla mancanza di una comune sinapomorfia; anche se le sinapomorfie del gruppo Duthieae s.s. (cioè senza il genere Phaenosperma) non sono particolarmente distintive nel contesto delle Pooideae.[2][5]

Con questo gruppo, da un punto di vista filogenetico, tutta la rimanente sottofamiglia si presenta con le seguenti sinapomorfie:[5]

  • la rachilla si estende distalmente oltre l'ultimo fiore;
  • gli apici dei lemmi sono bilobati o bidentati con le punte attorcigliate.

La disarticolazione al di sopra dei glumi è probabilmente plesiomorfica.

Sinapomorfie relative ai singoli generi:[5]

  • Duthiea: alcuni pedicelli sono sottesi dalle brattee; la base dei rami dello stilo è persistente alla fruttificazione e formano un becco.
  • Anisopogon: il pericarpo è separabile dai semi.
  • Metcalfia: gli stami sono 2.
  • Sinochasea: l'estensione della rachilla è minima o assente.
  • Stephanachne: il lemma ha un ciuffo di peli lunghi vicino all'apice.

I numeri cromosomici sono 2n = 14 (Duthiea); 2n = 24 (Danthoniastrum).[5]

Generi della tribù

La tribù si compone di 8 generi e 14 specie:[2][5]

Note

  1. ^ PeerJ 2018, pag. 35.
  2. ^ a b c Soreng et al. 2017, pag.284.
  3. ^ Etymo Grasses, pag. 99.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'11 febbraio 2019.
  5. ^ a b c d e f g h i Kellogg 2015, pag. 210.
  6. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
  7. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
  8. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
  9. ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
  10. ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
  11. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato l'11 febbraio 2019.
  12. ^ Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato l'11 febbraio 2019.
  13. ^ Soreng et al. 2017, pag. 267.

Bibliografia

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