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Brachyscominae

Brachyscominae ( Spanish; Castilian )

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Brachyscominae es una subtribu perteneciente a la subfamilia Asteroideae dentro de las asteráceas.

Descripción

(La siguiente descripción se basa principalmente en las especies del género Brachyscome, la mayor de la subtribu.)

Son principalmente herbáceas (con ciclo biológico anual o perenne), algunas especies son arbustos. Las hojas son , en su mayoría, lineales o espatuladas y están dispuestas de una manera alterna. A menudo tienen una roseta basal de hojas. La inflorescencia es similar a la margarita, que consta de un tallo que soporta una carcasa compuesta de varias escalas que actúan como protección para el receptáculo en el que se encuentran dos tipos de flores: las flores externas liguladas y femeninas de color blanco, azul púrpura o malva, o las flores internas tubulares y hermafroditas por lo general de color amarillo. Los frutos son pequeños aquenios con un corto vilano.

Distribución

Las especies de este grupo se solo se distribuyen principalmente en Australia.[1]

Géneros

La subtribu comprende 3 géneros con 100 especies.

Galería con algunas especies

Referencias

  1. «The Astereae Working Group». Consultado el 16 de octubre de 2011.

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Brachyscominae: Brief Summary ( Spanish; Castilian )

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Brachyscominae es una subtribu perteneciente a la subfamilia Asteroideae dentro de las asteráceas.

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Brachyscominae ( Italian )

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Brachyscominae G.L. Nesom, 1994 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae).

Etimologia

Il nome di questa sottotribù deriva dal suo genere più importante Brachyscome Cass. il cui significato è brevi capelli e probabilmente fa riferimento al breve pappo di queste piante.[1] ll nome scientifico della sottotribù è stato definito per la prima volta dal botanico contemporaneo Guy L. Nesom (1945 -) nella pubblicazione "Phytologia; Designed to Expedite Botanical Publication. New York - 76: 203. 1994" del 1994.[2]

Descrizione

Il portamento delle specie è soprattutto erbaceo (a ciclo biologico annuale o perenne); poche specie sono arbustive.[3][4][5][6]

Le foglie in maggioranza sono a lamina lineare o spatolata e sono disposte in modo alterno; i bordi possono essere dentati o lobati; la superficie può essere ghiandolosa. Spesso è presente una rosetta basale di foglie.

L'infiorescenza è formata da capolini solitari o pochi raccolti in racemi. Il capolino consiste in un peduncolo che sorregge un involucro composto da diverse squame disposte su 2 - 5 serie, che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni ligulati, e i fiori centrali tubulosi. Le squame sono carenate e provviste di ampi margini ialini. Il ricettacolo ha una forma da piana a conica ed è privo di pagliette

Fiori: I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). In particolare quelli periferici sono femminili, disposti su una sola serie, fertili e zigomorfi); quelli interni sono tubulosi, con un tubo corto, ermafroditi (sono funzionalmente maschili in Ceratogyne e in alcune specie di Calotis) e actinomorfi.

Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:

* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[7]

Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.

Corolla: i fiori ligulati sono colorati di bianco, viola, blu o malva; quelli tubulosi sono colorati di giallo e terminano a cinque lobi.

Androceo: l'androceo è formato da 5 stami con dei filamenti liberi; le antere invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo stilo.[8]

Gineceo: il gineceo ha uno stilo in genere filiforme; mentre gli stigmi dello stilo sono due e divergenti con apici deltati e papillosi. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[8] Le linee stigmatiche dello stilo sono marginali.[9]

I frutti sono dei piccoli acheni con un breve pappo. La forma degli acheni è obovata con due nervi longitudinali, sono inoltre piatti e talvolta sono alati (in Brachyscome). La superficie non è ghiandolosa, ma provvista di setole con punte a forma di ancora. Il pappo è assente o molto ridotto, raramente è formato da setole disposte su una serie.

Distribuzione e habitat

Le specie di questo gruppo sono distribuite soprattutto nell'areale australiano (65 sono endemiche dell'Australia). Nella tabella sottostante sono indicate in dettaglio le distribuzioni relative ai vari generi della sottotribù.

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[10] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[11]). La sottofamiglia Asteroideae è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Astereae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Astereae a sua volta è suddivisa in 18 sottotribù (Brachyscominae è una di queste).
Il numero cromosomico delle specie del gruppo è: 2n=18, ridotto a 16, 14, 12, 10, 8, 6 e 4. (uno dei più bassi nel mondo delle piante)[4][12]

Composizione della sottotribù

La sottotribù comprende 3 generi e circa 100 specie.[4][13]

Chiave analitica

Per meglio comprendere ed individuare i vari generi della sottotribù, l'elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue un genere dall'altro):[4]

  • Gruppo 1B: gli acheni sono compatti; il pappo normalmente è presente;
  • Gruppo 2A: i fiori del disco sono per lo più fertili; il pappo è assente o formato da scaglie corte e minute;
  • Gruppo 2B: i fiori del disco normalmente sono funzionalmente maschili; il pappo è formato da punte subulate, spesso con barbe rivolte all'indietro;

Filogenesi

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Cladogramma della sottotribù

Secondo gli ultimi studi la tribù Astereae è suddivisa in più linee filogenetiche (lignaggi o gruppi) e/o cladi: (1) gruppo basale (per lo più lignaggio africano, ma anche eurasiatico), (2) clade paleo-sudamericano, (3) clade della Nuova Zelanda, (4) lignaggio dell'Australasia, (5) lignaggio del Sudamerica, (6) clade nordamericano. La sottotribù Brachyscominae è assegnata al lignaggio dell'Australasia.[5]
Da un punto di vista filogenetico la sottotribù non è monofiletica in quanto il genere Calotis è “gruppo fratello” della sottotribù Grangeinae, mentre il genere Brachyscome è “gruppo fratello” della sottotribù Lagenophorinae (vedi il cladogramma a lato tratto dallo studio citato e semplificato).

Alcune specie

Note

  1. ^ David Gledhill 2008, pag. 76.
  2. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 4 luglio 2014.
  3. ^ Pignatti, Vol. 3 - p. 26.
  4. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 302.
  5. ^ a b Funk & Susanna, pag. 612.
  6. ^ Everett 1992.
  7. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  8. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  9. ^ Judd 2007, pag. 523.
  10. ^ Judd 2007, pag. 520.
  11. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  12. ^ Carter C.R., Taxonomy of the Brachycome lineariloba complex (Asteraceae), in Telopea 1978 - volume 5, pages 387-393.
  13. ^ The Astereae Working Group, su msb.unm.edu. URL consultato il 6 novembre 2011.

Bibliografia

  • Everett J., "Brachycome" in Harden G.J. (ed.) Flora of New South Wales volume 3, pages 155-167, University of New South Wales Press..
  • David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 5 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore. Volume 1, 1960, pp. pag. 283.
  • V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 316, Berlin, Heidelberg, 2007.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009, pp. 171-189. URL consultato il 6 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
  • Panero, J. L., and V. A. Funk, The value of sampling anomalous taxa in phylogenetic studies: major clades of the Asteraceae revealed (PDF), in Mol. Phylogenet. Evol. 2008; 47: 757-782.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 3, Bologna, Edagricole, 1982, pp. pag. 18, ISBN 88-506-2449-2.

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Brachyscominae: Brief Summary ( Italian )

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Brachyscominae G.L. Nesom, 1994 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae).

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