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Chaetopappinae

Chaetopappinae ( Spanish; Castilian )

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Chaetopappinae es una subtribu perteneciente a la subfamilia Asteroideae dentro de las asteráceas.

Descripción

Las especies de esta subtribu son herbáceas no muy altas, ya que tienen un tamaño de (1-30 cm) con raíces rizomatosas, los tallos erectos (o postrados en Monoptilon) y ramificados. Algunas especies tienes pelos erizados ( Monoptilon ). Las hojas están divididas en basales y caulinares. La disposición a lo largo del tallo es alterna. Son sésiles o pecioladas, lineales a oblanceolata - obovadas o espatuladas. Los bordes son enteros. Las inflorescencias se forman en cabezales formados por un tallo que soporta una carcasa compuesta de varias escalas que sirven como protección para el receptáculo en el que se encuentran dos tipos de flores: las flores externas liguladas, y las flores internas tubulares. Los capítulos son cilíndricos en forma de la campana semiesférica en ( Monoptilon ), y el tamaño que varía de 4-6 mm x 2-10 mm. Las escalas son de 10 a 50 dispuestas sobre 2 a 6 series (en una serie Monoptilon ) en forma de elíptica a linear-lanceolada; no son todas iguales y los márgenes son de color blanco. El receptáculo es plano o ligeramente convexo, liso y desnudo (sin lana). Las flores liguladas son de 6 a 24, del sexo femenino y fértiles, de color blanco, rosa, azul o púrpura. Las flores del disco central son de 5 a 40 y son hermafroditas y fértiles, son de color amarillo, con 5 lóbulos. Las frutas son aquenios cilíndricos con un poco de nervio / costillas longitudinales (hasta 10). El vilano es persistente con treinta cerdas dispuestas en una serie (dos series en Monoptilon );.

Distribución

Las especies de este grupo se solo se distribuyen en EE.UU. y México.[1]

Géneros

Los dos géneros que componen la subtribu recientemente se agruparon en Chaetopappinae. En particular se han aclarado algunas diferencias con el género Pentachaeta (que permanece separado de la subtribu) y la especie Chaetopappa elegans que ha sido transferida al género Ionactis. Aunque el género Monoptilon filogenéticamente ha demostrado encontrarse en el "grupo hermano" de Chaetopappa .

La subtribu comprende 2 géneros con 13 especies.

Galería con algunas especies

Referencias

  1. «The Astereae Working Group». Consultado el 16 de octubre de 2011.

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Chaetopappinae: Brief Summary ( Spanish; Castilian )

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Chaetopappinae es una subtribu perteneciente a la subfamilia Asteroideae dentro de las asteráceas.

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Chaetopappinae ( Italian )

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Chaetopappinae G.L. Nesom, 2000 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae).

Etimologia

Il nome di questa sottotribù deriva dal suo genere più importante Chaetopappa DC. il cui significato deriva dalle parole greche "chaete" o "chaite" (= setola, criniera o fogliame) e "pappos" (= pappo, lanugine o peluria) e fa riferimento ai capelli fluenti del pappo di setole dei frutti delle specie del genere in riferimento.[1] ll nome scientifico della sottotribù è stato definito per la prima volta dal botanico contemporaneo Guy L. Nesom (1945 -) nella pubblicazione "Sida; Contributions to Botany. Dallas; Fort Worth, TX - 19 (2):. 264 2000" del 2000.[2]

Descrizione

Le specie di questo gruppo sono erbacee non molto alte (1 – 30 cm) con radici rizomatose, steli eretti (o prostrati in Monoptilon)) e ramificati. Alcune specie sono ispido-irsute ( Monoptilon), mentre altre possono essere ghiandolose. I cicli biologici sono annuali o brevemente perenni.[3][4][5][6][7][8]

Le foglie si dividono in basali e caulinari. La disposizione delle foglie lungo il caule è alterna, e sono sessili o picciolate. Le lamine sono mono-nervate a forma da lineare a oblanceolata-obovata o spatolata. I bordi sono interi. La superficie è glabra o ispida o ghiandolosa.

Le infiorescenze facilmente sono formate da singoli capolini consistenti in un peduncolo che sorregge un involucro composto da diverse squame che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni o del raggio, e i fiori centrali o del disco. Gli involucri sono da cilindrici a emisferici o campanulati (Monoptilon); le dimensioni vanno da 4 – 6 mm x 2 – 10 mm. Le squame sono da 10 a 50 disposte su 2 – 6 serie (una serie in Monoptilon) ed hanno delle forme da ellittico-lanceolate a lineari con lamine da piatte a convesse; non sono tutte uguali e i margini sono biancastro-scariosi. Il ricettacolo è piatto o lievemente convesso, liscio e nudo (normalmente è senza pagliette). I fiori periferici sono da 6 a 24 e disposti su una sola serie; I fiori del disco centrale sono da 5 a 40.

Fiori: I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). In particolare quelli periferici sono ligulati, femminili, fertili e zigomorfi; quelli interni sono tubulosi, ermafroditi (qualche volta sono funzionalmente maschili) e actinomorfi.

Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:

* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[9]

Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.

Corolla: i fiori ligulati in genere sono colorati di bianco; quelli tubulosi sono colorati di giallo e terminano a cinque lobi. Altri colori sono rosa, blu o viola.

Androceo: l'androceo è formato da 5 stami con dei filamenti liberi; le antere invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo stilo.[10]

Gineceo: il gineceo ha uno stilo in genere filiforme; mentre gli stigmi dello stilo sono due e divergenti con apici da ottusi o troncati a triangolari. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[10] Le linee stigmatiche dello stilo sono marginali.[11]

I frutti sono degli acheni cilindrici con alcuni nervi/coste longitudinali (2 in Monoptilon e fino a 10 in Chaetopappa); la superficie può essere ghiandolosa oppure no. Il pappo è persistente con una trentina di setole disposte su una serie (due serie in Monoptilon); a volte è presente una corona di scaglie disposte anche su due serie.

Distribuzione e habitat

Le specie di questo gruppo sono distribuite tra gli Usa e il Messico. Nella tabella sottostante sono indicate in dettaglio le distribuzioni relative ai due generi della sottotribù.

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[12] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[13]). La sottofamiglia Asteroideae è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Astereae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Astereae a sua volta è suddivisa in 18 sottotribù (Chaetopappinae è una di queste).
Il numero cromosomico delle specie della sottotribù è: 2n = 16.[4][7]

Composizione della sottotribù

La sottotribù comprende 2 generi e 13 specie.[4][14]

Chiave analitica

Per meglio comprendere ed individuare i vari generi della sottotribù, l'elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue un genere dall'altro):[4]

  • Gruppo A: i fusti sono da eretti a ascendenti; i capolini sono provvisti distintamente di peduncoli; gli acheni, provvisti di 2-5-8 o 10 nervi, hanno forme da piatte a affusolate;
  • Gruppo B: i fusti sono da prostrati a decombenti; i capolini sono racchiusi e sottesi da brattee fogliacee; gli acheni hanno due nervi longitudinali e sono decisamente piatti;

Filogenesi

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Cladogramma della sottotribù

Secondo gli ultimi studi la tribù Astereae è suddivisa in più linee filogenetiche (lignaggi o gruppi) e/o cladi: (1) gruppo basale (per lo più lignaggio africano, ma anche eurasiatico), (2) clade paleo-sudamericano, (3) clade della Nuova Zelanda, (4) lignaggio dell'Australasia, (5) lignaggio del Sudamerica, (6) clade nordamericano. La sottotribù Brachyscominae è assegnata al clade nordamericano.[5]
I due generi che compongono la sottotribù da poco tempo sono stati raggruppati nelle Chaetopappinae. In particolare sono state chiarite alcune differenze con il genere Pentachaeta (che rimane quindi separato dalla sottotribù e insieme ad altri generi forma la sottotribù Pentachaetinae) e la specie Chaetopappa elegans che è stata trasferita al genere Ionactis ("incertae sedis" anche se collegato sicuramente alla tribù Astereae). Mentre il genere Monoptilon filogeneticamente si è dimostrato “gruppo fratello” di Chaetopappa; il genere Chaetopappa per il momento non sembra essere monofiletico. In definitiva la sottotribù risulta un clade monofiletico e probabilmente è uno dei primi gruppi che si sono diversificati nel clade nord americano (vedi il cladogramma a lato tratto dallo studio citato e semplificato).[5][7][8]

Alcune specie

Note

  1. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato l'8 luglio 2014.
  2. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'8 luglio 2014.
  3. ^ Pignatti, Vol. 3 - p. 26.
  4. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 335.
  5. ^ a b c Funk & Susanna, pag. 612.
  6. ^ Everett 1992.
  7. ^ a b c eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 9 novembre 2011.
  8. ^ a b eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 9 novembre 2011.
  9. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  10. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  11. ^ Judd 2007, pag. 523.
  12. ^ Judd 2007, pag. 520.
  13. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  14. ^ The Astereae Working Group, su msb.unm.edu. URL consultato il 9 novembre 2011.

Bibliografia

  • Everett J., "Brachycome" in Harden G.J. (ed.) Flora of New South Wales volume 3, pages 155-167, University of New South Wales Press..
  • David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato l'8 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore. Volume 1, 1960, pp. 283.
  • V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 316, Berlin, Heidelberg, 2007.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009, pp. 171-189. URL consultato il 9 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
  • Panero, J. L., and V. A. Funk, The value of sampling anomalous taxa in phylogenetic studies: major clades of the Asteraceae revealed (PDF), in Mol. Phylogenet. Evol. 2008; 47: 757-782.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 3, Bologna, Edagricole, 1982, pp. 18, ISBN 88-506-2449-2.

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Chaetopappinae: Brief Summary ( Italian )

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Chaetopappinae G.L. Nesom, 2000 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae).

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