Labrus bergylta Ascanius, 1767 è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Labridae[2].
È una specie diffusa nelle acque poco profonde dell'est dell'oceano Atlantico, di solito non oltre i 30 m. Vive in zone ricche di vegetazione acquatica, con fondali rocciosi. Non è certa la sua presenza nel mar di Marmara e nel mar Mediterraneo[1]; le segnalazioni potrebbero essere dovute alla confusione con Labrus merula[3] e Labrus viridis[1][4].
Pur avendo una colorazione molto variabile, il dimorfismo sessuale non è marcato[5]. La colorazione, da marrone a verde, è più chiara sul ventre e spesso presenta aree pallide irregolarmente anche sul dorso[4]. Può raggiungere i 29 anni di età e raramente i 65,9 cm di lunghezza[3].
È prevalentemente carnivoro e la sua dieta è composta soprattutto da invertebrati marini come vermi policheti, ricci di mare (Arbacia lixula, Sphaerechinus granularis, Paracentrotus lividus), granchi (Lophozozymus incisus, Percnon gibbesi), anfipodi, isopodi e molluschi[6] come per esempio Haliotis tuberculata[7].
Come molti altri labridi è una specie ermafrodita. Gli esemplari maschili costruiscono nidi di alghe dove vengono poi deposte le uova[3].
La lista rossa IUCN lo classifica come "a rischio minimo" (LC) perché è una specie comune e dall'areale piuttosto ampio[1].
Labrus bergylta Ascanius, 1767 è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Labridae.