Der Zwerg-Augentrost (Euphrasia minima) ist eine Pflanzenart aus der Gattung Augentrost (Euphrasia) in der Familie der Sommerwurzgewächse (Orobanchaceae). Es handelt sich um einen Halbschmarotzer.
Der Zwerg-Augentrost ist eine zierliche, einjährige krautige Pflanze und erreicht Wuchshöhen 2 bis 15 Zentimetern. Der Stängel ist aufrecht und meist unverzweigt, bei größeren Individuen jedoch verzweigt. Die Laubblätter sind bis zu 15 Millimeter lang und besitzen ein bis vier grannenlose Zähne.
Die Blütezeit reicht von Juli bis September. Die Blüten sitzen einzeln in den oberen Blattachseln. Die zwittrigen Blüten sind zygomorph. Die weiße oder gelbe Krone ist 5 bis 7 Millimeter lang. Auffällig sind die dunklen Schlundadern und das gelbe Saftmal. Die Oberlippe ist hochgeklappt und bräunlich bis violett. Die Unterlippe ist dreiteilig.
Die Chromosomenzahl beträgt 2n = 44.[1]
Diese Art gehörte zu den wenigen einjährigen Pflanzen der Alpenflora. Sämtliche Energie wird in die Fortpflanzungsorgane geleitet, um den Keimpflanzen einen guten Start zu ermöglichen. So wird ein hoher Anteil der Stickstoffproduktion der Mutterpflanze in die Samen geleitet, die schon im Herbst keimfähig sind und unter dem Schnee überwintern.
Als Standort werden Magerrasen mit kalkarmen Böden, in Höhenlagen von 1200 bis 3300 Metern bevorzugt. In den Allgäuer Alpen kommt er in Höhenlagen von 1000 bis 2200 Metern vor.[2]
Die ökologischen Zeigerwerte nach Landolt & al. 2010 sind in der Schweiz: Feuchtezahl F = 2+ (frisch), Lichtzahl L = 5 (sehr hell), Reaktionszahl R = 2 (sauer), Temperaturzahl T = 1+ (unter-alpin, supra-subalpin und ober-subalpin), Nährstoffzahl N = 2 (nährstoffarm), Kontinentalitätszahl K = 3 (subozeanisch bis subkontinental).[3]
Der Zwerg-Augentrost ist Charakterart der Krummseggenrasen (Curvuletum) und Zwergstrauchheiden. Er ist eine Charakterart der Klasse Juncetea trifidi.[1]
Obwohl eine einzelne Pflanze sehr klein ist, kann sie bei massenhaftem Auftreten den Weideertrag beträchtlich mindern.
Die Erstveröffentlichung von Euphrasia minima erfolgte 1805 durch Nikolaus Joseph Freiherr von Jacquin in Augustin Pyramus de Candolle und Lamarck: Flore Francaise, ou Descriptions Succinctes de Toutes les Plantes qui Croissent Naturellement en France ..., 3. Auflage, 3, Seite 473.[4]
Das Verbreitungsgebiet des Zwerg-Augentrosts umfasst die Alpen und die europäischen Gebirge von den Pyrenäen bis zum Balkan. In Österreich ist Zwerg-Augentrost häufig – fehlt in Burgenland und Wien.
Man kann von Euphrasia minima folgende Unterarten unterscheiden:[4]
Der Zwerg-Augentrost (Euphrasia minima) ist eine Pflanzenart aus der Gattung Augentrost (Euphrasia) in der Familie der Sommerwurzgewächse (Orobanchaceae). Es handelt sich um einen Halbschmarotzer.
Euphrasia minima is a plant from the genus Euphrasia, in the family Orobanchaceae. It is native to central and southern Europe where it is found in mountainous, humid areas from the Iberian Peninsula, through the Apennine Mountains to the Balkans.[1] It is thought to be regionally extinct in Portugal.[2]
Euphrasia minima is a plant from the genus Euphrasia, in the family Orobanchaceae. It is native to central and southern Europe where it is found in mountainous, humid areas from the Iberian Peninsula, through the Apennine Mountains to the Balkans. It is thought to be regionally extinct in Portugal.
Euphrasia minima
L'euphraise naine (Euphrasia minima) est une espèce de plantes herbacées du genre Euphrasia et de la famille des Orobanchaceae.
Malički swětlik (Euphrasia minima) je rostlina ze swójby hubinkowych rostlinow (Orobanchaceae)
W někotrych žórłach so družina swójbje trudownikowych rostlinow (Scrophulariaceae) zarjaduje.
Malički swětlik (Euphrasia minima) je rostlina ze swójby hubinkowych rostlinow (Orobanchaceae)
W někotrych žórłach so družina swójbje trudownikowych rostlinow (Scrophulariaceae) zarjaduje.
Eufrasia minima (nome scientifico Euphrasia minima DC., 1805) è una pianta vascolare appartenente alla famiglia Orobanchaceae.[1]
Il nome generico deriva da una parola greca "εuφροσύνη" (= gioia, allegria, diletto, ilarità)[2], mentre quello specifico (minima) fa riferimento alle dimensioni della pianta[3][4]. Le due parole insieme significano "piccola pianta che rallegra". Il nome scientifico è stato definito dal botanico e micologo svizzero Augustin Pyramus de Candolle (1778-1841) nella pubblicazione " - 3: 473. 1805" del 1805.[5]
Queste piante arrivano ad una altezza massima di 5 - 15 cm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Queste piante sono inoltre emiparassite (parzialmente parassite) e possiedono "orobanchina" un composto vegetale che provoca l'annerimento delle foglie quando sono secche.[4][6][7][8][9]
Le radici sono dei piccoli fittoni.
La parte aerea del fusto è eretta e semplice (raramente è ramificata).
In questa pianta sono presenti sia foglie che brattee (simili alle foglie), mentre sono assenti le stipole. Le foglie hanno degli apici ottusi (superiori a 90°). I bordi sono dentellati: 3 - 5 dentelli per lato con forme arrotondate, ottuse o acute. La disposizione delle foglie e delle brattee lungo il caule è opposta. Il rapporto tra lunghezza e larghezza delle brattee è di 1 - 2,5.
Le infiorescenze sono formate da singoli fiori raccolti in racemi spiciformi. I peduncoli sonosubnulli.
I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e zigomorfi.
I frutti sono delle capsule clavato-compresse sporgenti dal calice con deiscenza variabile; all'apice è più o meno marginata e cigliata. I semi, con forme angolose, sono provvisti di endosperma. Dimensioni delle capsule: 3 – 5 mm.
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[11]
La famiglia di appartenenza di Euphrasia minima (Orobanchaceae) comprende soprattutto piante erbacee perenni e annuali semiparassite (ossia contengono ancora clorofilla a parte qualche genere completamente parassita) con uno o più austori connessi alle radici ospiti. La famiglia raccoglie 61 generi con circa 1700 specie (99 generi e 2060 specie secondo il sito APG III[12]) distribuite in tutti i continenti. Il genere Euphrasia contiene circa 170 - 350 specie.[8]
La classificazione tassonomica della Euphrasia minima è in via di definizione in quanto fino a poco tempo fa il suo genere apparteneva alla famiglia delle Scrophulariaceae (secondo la classificazione ormai classica di Cronquist), mentre ora con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG) è stata assegnata alla famiglia delle Orobanchaceae[13]; anche i livelli superiori sono cambiati (vedi box tassonomico a destra).
La famiglia Orobanchaceae in base agli ultimi studi di tipo filogenetico è monofiletica e viene divisa in 8 gruppi. Il genere Euphrasia appartiene alla tribù Rhinantheae Lamarck & de Candolle (con 18 generi totali e 540 specie) insieme ad altri due generi importanti: Bartsia e Rhinanthus. All'interno del genere Euphrasia (almeno per le specie spontanee del territorio italiano) sono individuate due sezioni: sect. Ciliatae (le capsule sono cigliate sui margini) e sect. Angustifoliae (le capsule sono glabre).[6] La specie di questa voce appartiene alla prima sezione.
E. minima probabilmente è una specie allotetraploide e potrebbe derivare da linee filogenetiche vicine a forme nane di Euphrasia alpina Lam. e di Euphrasia hirtella Reut.; mentre altre caratteristiche come i suoi fiori piccoli potrebbero derivare attraverso ibridazione e successivi fenomeni di introgressione da specie quali Euphrasia inopinata F. Ehrendorfer & E. Vitek e Euphrasia sinuata E. Vitek & F. Ehrendorfer.[14]
Il numero cromosomico di E. minima è: 2n = 44.[15]
Tutte le specie del genere Euphrasia sono molto variabili, in particolare le specie alpine uniscono facile ibridabilità ad elevata variabilità. Sono inoltre presenti specie tetraploidi. A complicare ulteriormente la tassonomia di questo genere sono presenti anche delle forme stagionali. Anche la pianta di questa voce è variabile. Sandro Pignatti nella Flora d'Italia descrive due varietà:
Attualmente le varietà sopradescritte non sono più riconosciute e sono considerate incluse nella specie principale. A livello europeo invece sono descritte le seguenti quattro sottospecie non presenti sul territorio italiano:[1]
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1]
Le differenze tra la varie specie di Euphrasia sono estremamente deboli anche a causa della variabilità di questo genere. Anche le foglie, in genere, sono soggette a varietà morfologiche, tuttavia hanno dei caratteri abbastanza specifici per cui possono essere utili per distinguere una specie dall'altra. Il disegno, a lato (tratto da Pignatti), mostra la forma delle foglie di alcune specie della sezione Cilatae.
Nella medicina popolare questa specie (e altre dello stesso genere) erano utilizzate per la cura della vista. Da qui la denominazione italiana di "Luminella".[6]
La eufrasia minima in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:
Eufrasia minima (nome scientifico Euphrasia minima DC., 1805) è una pianta vascolare appartenente alla famiglia Orobanchaceae.
Euphrasia minima é uma espécie de planta com flor pertencente à família Scrophulariaceae. É endémica de Portugal Continental.
A autoridade científica da espécie é Jacq. ex DC., tendo sido publicada em Fl. Franc. (DC. & Lamarck), ed. 3. 3: 473. 1805.[1]
Não se encontra protegida por legislação portuguesa ou da Comunidade Europeia.
Euphrasia minima é uma espécie de planta com flor pertencente à família Scrophulariaceae. É endémica de Portugal Continental.
A autoridade científica da espécie é Jacq. ex DC., tendo sido publicada em Fl. Franc. (DC. & Lamarck), ed. 3. 3: 473. 1805.