Le embriofite (Embryophyta) sono un clade del regno delle piante. Esso raggruppa tutte le piante terrestri (anche se in qualche caso, come Zostera o Posidonia hanno secondariamente acquisito un adattamento alla vita acquatica). In passato erano dette anche archegoniate, dato che gli organi sessuali femminili sono chiamati appunto archegoni e cormofite, perché con cormo s'intende l'insieme di radici, fusto e foglie.
Caratteristica delle embriofite è la formazione di un embrione a partire dallo zigote: di un organismo, cioè, nutrito e protetto dall'organismo genitore a cui rimane unito per un tempo più o meno lungo.
Nelle classificazioni precedenti erano contrapposte alle tallofite (gruppo parafiletico o polifiletico, a seconda delle specie che vi erano assegnate). Le tallofite, che spesso comprendevano anche i funghi, erano gli organismi vegetali che non presentavano veri tessuti e il cui corpo vegetativo è costituito dal tallo.
Del clade Embryophyta fanno parte i seguenti cladi:[1]
Originariamente i primi tre cladi (antocerote, muschi e epatiche) erano considerati appartenere all'unica divisione Bryophyta, poi rivelatasi polifiletica.
Le embriofite (Embryophyta) sono un clade del regno delle piante. Esso raggruppa tutte le piante terrestri (anche se in qualche caso, come Zostera o Posidonia hanno secondariamente acquisito un adattamento alla vita acquatica). In passato erano dette anche archegoniate, dato che gli organi sessuali femminili sono chiamati appunto archegoni e cormofite, perché con cormo s'intende l'insieme di radici, fusto e foglie.
Caratteristica delle embriofite è la formazione di un embrione a partire dallo zigote: di un organismo, cioè, nutrito e protetto dall'organismo genitore a cui rimane unito per un tempo più o meno lungo.