La ragna del melo (Yponomeuta padella (Linnaeus, 1758)) è un lepidottero appartenente alla famiglia Yponomeutidae[1][2], presente in tutta la regione paleartica[1]. Vive come parassita di varie piante, in particolare le Rosacee (melo, susino, biancospino, etc.)[1][2][3].
L'apertura alare è di circa 20 millimetri[1][2]; le ali anteriori sono bianche con punti neri[1][2], quelle posteriori sono grigie con frange[1].
Le larve di Y. padella sono all'inizio giallo-verdi, poi, maturando, diventano giallo-grigie[2]. Hanno la testa nera e sulla loro schiena c'è una doppia fila di punti neri[2].
Gli adulti escono dal bozzolo tra giugno e luglio, e volano nelle ore serali[1][2]. Le femmine depongono gruppi di 25-50 uova sui rametti della pianta[1]; le uova sono sovrapposte fra loro come le tegole di un tetto[1]. Appena deposte, le uova hanno una colorazione gialla, che con il tempo diventa rossa vinacea[1]. Le larve nascono ad agosto[1]; tuttavia, esse non escono all'aperto, ma forano la parete del corion rivolta verso il ramo[1]; esse rodono la corteccia in corrispondenza della zona coperta dal corion[1]; quest'ultimo viene ispessito dalla seta prodotta e dal materiale eroso dalla corteccia. Le larve svernano all'interno di questo rifugio da esse costruito[1][2][3] e in primavera compiono la prima muta[1]; dopodiché, esse fuoriescono forando il corion, raggiungono in massa una foglia e scavano delle gallerie all'interno di essa, passando di foglia in foglia (una covata intacca 4-5 foglie)[1]. In seguito esse compiono anche la seconda muta e cominciano a mangiare l'epidermide ed il mesofillo di nuove foglie[1]; qui costruiscono dei nidi esterni, unendo i residui delle foglie con fili sericei[1]. Non appena il materiale trofico si esaurisce, esse abbandonano il nido, lasciando dietro di sé escrementi neri, fili sericei e frammenti di foglie[2]. All'inizio di giugno, esse si rinchiudono in bozzoli bianchi a forma di fuso[1].
Esistono vari antagonisti naturali di H. padellus:
Le larve dell'Y. padellus divorano le foglie della pianta ospite, arrivando a defoliarla quasi del tutto, con seria compromissione dello stato vegetativo e della produzione dei frutti[3]. Attacca prevalentemente piante o isolate o in frutteti di collina e montagna; raramente attacca piante in frutteti posizionati in pianura, in quanto questi sono regolarmente sottoposti a trattamenti con insetticidi[2].
Contro l'Y. padellus spesso sono efficaci i trattamenti usati contro altri parassiti[2][3]. Per un trattamento specifico, è utile in piante basse raccogliere, in primavera, le foglie intaccate. Varie sostanze sono usate per attaccare l'Y. padellus:
La ragna del melo (Yponomeuta padella (Linnaeus, 1758)) è un lepidottero appartenente alla famiglia Yponomeutidae, presente in tutta la regione paleartica. Vive come parassita di varie piante, in particolare le Rosacee (melo, susino, biancospino, etc.).