Il Coprinus comatus (O.F. Müll.), appartenente alla famiglia delle Coprinaceae, è uno dei pochi funghi commestibili del genere Coprinus. Il colore bianco del carpoforo, le numerose squame sul cappello, la taglia slanciata e spesso assai sviluppata (se confrontata ai suoi congeneri), ed il gambo leggermente più ingrossato alla base rendono questa specie facilmente identificabile. Da adulto la carne diventa deliquescente e spesso è possibile osservare del liquido nero che sgocciola dal cappello; per tale motivo questa specie, unitamente al Coprinus atramentarius, viene appellata "fungo dell'inchiostro".
5–20 cm x 3–7 cm, prima ovoidale, poi conico-campanulato, non molto carnoso.
Sottili, ineguali, molto fitte, alte, tipicamente parallele, libere al gambo, prima bianche, poi passano, a partire dal filo, gradatamente a una colorazione rosa e infine viola-nerastra diventando deliquescenti.
10-20 x 1-2,5 cm, bianco, sericeo, separabile dal cappello, liscio, cavo, cilindrico, attenuato all'apice e lievemente ingrossato alla base, radicante, decorato con sottili fibrille concolori.
Mobile, membranoso, esile e fugace, mediano o situato alla base, bianco, a volte nerastro in maturità per il deposito delle spore.
Esigua, acquosa e tenera nel cappello, presto fibrosa nel gambo, bianca negli esemplari giovani, deliquescente negli esemplari meno giovani.
Specie comune, fruttifica dalla primavera all'autunno, isolato o a gruppi numerosi, nei campi, orti, in terreni di riporto o comunque sciolti, sabbiosi e ricchi di sostanze organiche; predilige piccoli frammenti di legno in decomposizione, trucioli e segatura.
Ricostruire l'habitat per la coltivazione è abbastanza semplice in quanto è sufficiente ammassare legname sul terreno; la decomposizione della legna crea le condizioni ideali alla crescita di questa specie.
La foto sulla sinistra mostra un esemplare maturo. Invece sulla destra si riporta lo stesso carpoforo 24 ore dopo: è possibile osservare l'inchiostro che "sgocciola" dalle lamelle.
Questo a conferma della facile deperibilità della carne di questa specie.
Ottimo commestibile quando tutto il carpoforo è ancora bianco, ovvero quando il fungo è giovane, immaturo e freschissimo.
Senza valore quando inizia a diventare deliquescente, vivamente sconsigliato.
Alcuni studi hanno evidenziato che questo fungo assorbe mercurio dal substrato in cui fruttifica; è opportuno pertanto consumarlo con attenzione e moderazione, anche in relazione al luogo della raccolta.[1]
Il Coprinus comatus viene a tutt'oggi coltivato, oltre che per scopi alimentari, anche per fini terapeutici in quanto trattasi di specie con proprietà officinali.
Si consiglia il consumo di questa specie ai diabetici per il suo effetto ipoglicemizzante.
Numerosi i siti che commercializzano la specie in questione unitamente ad altre specie più blasonate (es. Pleurotus o Champignon): il kit di coltivazione è generalmente rappresentato da una porzione di terreno contenente il micelio che deve essere mantenuto a temperatura ed umidità costante per un determinato numero di giorni, fino allo sviluppo dei carpofori.
Il Coprinus comatus var. ovatus (Muell. Ex Fr.) Gray è una specie selvatica piuttosto comune in Cina, dove appare dalla primavera all'autunno; sembra che la stessa venga tradizionalmente adoperata per calmare il mal di testa e per lenire disturbi gastro-intestinali. Un'accurata analisi chimica ha rivelato che questa varietà contiene 8 tipi di amminoacidi essenziali per l'uomo, quali l'Aspartato, l'Asparagina e la Glutammina.
Sono stati realizzati studi scientifici per verificare il potenziale ruolo del C. comatus come modulatore antiandrogenico nella terapia delle malattie alla prostata.[2]
Studi scientifici hanno isolato nel C. comatus composti con potenziali effetti antitumorali per il cancro al seno. L'estratto acquoso di questo fungo, infatti, ha inibito la crescita delle cellule tumorali mammarie ER + e ER-, ha indotto a morire sia le cellule ER + che le ER- (apoptosi) ed ha inibito la formazione di colonie tumorali in vitro.[3]
Una proteina alcalina denominata y3, estratta e purificata da corpi fruttiferi di C. comatus, ha mostrato la capacità di inibire una linea cellulare del cancro gastrico con una IC50 di 12 mg/mL.[4]
Una ricerca cinese ha dimostrato che le soluzioni di polisaccaridi estratti da C. comatus e somministrate a ratti hanno la capacità di aumentare l'attività del lisozima sierico, fortificando le risposte del sistema immunitario. [5]
Nel 1957 fu isolata dal C. comatus l'ergotioneina, un tiolo metabolita con proprietà antiossidanti[6]; l'attività antiossidante è stata poi confermata da Badalyan nel 2003.[7]
Il Coprinus comatus (O.F. Müll.), appartenente alla famiglia delle Coprinaceae, è uno dei pochi funghi commestibili del genere Coprinus. Il colore bianco del carpoforo, le numerose squame sul cappello, la taglia slanciata e spesso assai sviluppata (se confrontata ai suoi congeneri), ed il gambo leggermente più ingrossato alla base rendono questa specie facilmente identificabile. Da adulto la carne diventa deliquescente e spesso è possibile osservare del liquido nero che sgocciola dal cappello; per tale motivo questa specie, unitamente al Coprinus atramentarius, viene appellata "fungo dell'inchiostro".