Le Rosaceae sono una famiglia di angiosperme cosmopolita comprendente poco meno di 5000 specie in 91 generi di erbe, arbusti e alberi,[1] tra cui moltissime di grande importanza per l'economia umana (es. alimentari, ornamentali, medicinali, foraggere e industriali).[2][3][4]
Costituiscono una delle grandi famiglie delle Angiosperme, sia per il grande numero di specie che vi sono comprese (circa 125 generi con 3250 specie: 18 generi e 120 specie da noi), sia per la varietà di strutture, la grande diffusione, il loro cospicuo interesse economico. Oltre alla rosa e al biancospino, comprende la maggior parte degli alberi da frutto più comuni: il melo, il pero, il ciliegio, il pesco, il susino, il mandorlo, il nespolo, il sorbo, l'albicocco, il cotogno.
Le rosaceae possono presentarsi sotto forma di alberi, arbusti o piante erbacee. Queste ultime sono perlopiù perenni, ma esistono anche forme annuali.[5]
Le Rosaceae nel complesso sono una famiglia cosmopolita (si trovano ovunque ad eccezione dell'Antartide) ma presentano la massima diversità nell'Emisfero settentrionale.
All'interno della famiglia le tipologie di frutti sono variate e questa caratteristica ha consentito classificazioni empiriche molto utilizzate. Possono essere presenti: cinorrodio, pomo, drupa, achenio.
La famiglia è stata tradizionalmente suddivisa in sei sottofamiglie: Rosoideae, Spiraeoideae, Maloideae (Pomoideae), Amygdaloideae (Prunoideae), Neuradoideae, e Chrysobalanoideae trattate, da molti autori anche come famiglie.[6]
Più recentemente (1971) sia le Chrysobalanoideae sia le Neuradoideae sono state elevate al rango di famiglia ed assegnate, sulla base di dati molecolari, rispettivamente alle Malpighiales e alle Malvales. Schulze-Menz, nel Syllabus di Engler (1964) riconobbe, sulla base della struttura dei frutti, le Rosoideae, Dryadoideae, Lyonothamnoideae, Spireoideae, Amygdaloideae, e Maloideae.[7] Un lavoro più recente ha determinato che non tutti questi gruppi sono monofiletici. Takhtajan nel 1997 delimita 10 sottofamiglie: Filipenduloideae, Rosoideae, Ruboideae, Potentilloideae, Coleogynoideae, Kerroideae, Amygdaloideae (Prunoideae), Spireoideae, Maloideae (Pyroideae), Dichotomanthoideae, e 21 tribù.
Una recente classificazione della famiglia è la seguente:[7]
RosoideaePotentilleae (including Fragaria)
AmygdaloideaeAmygdaleae
(previously Amygdaloideae sensu stricto)
Exochordeae (syn.: Osmaronieae, nom. illeg.)
Pyrodae nom. illeg. MaleaeMalinae
(previously Maloideae (or Pomoideae) sensu stricto)
Tre analisi cladistiche sono state effettuate nel 1999 da Rodger Evans, uno basato sul fenotipo, uno sui dati molecolari, e il terzo combinando i precedenti.[8] L'unica differenza rispetto al cladogramma mostrato sopra è la posizione del genere Kerria.
Mentre la delimitazione della famiglia delle Rosaceae è accettata da tutti gli studiosi, non vi è accordo generale sul numero totale dei generi. Infatti, l'apomissia è un fattore comune in diversi generi di Rosaceae determinando una elevata incertezza nel numero di specie, a causa della difficoltà di dividere i complessi monoclonali in specie. Ad esempio, Cotoneaster può oscillare tra 70 e 300 specie, Sorbus tra 100 e 200 specie, Crategus tra 200 e 1.000, Rubus, il genere a cui appartengono le more e i lamponi, tra centinaia e migliaia di specie e il Prunus che contiene oltre 200 specie.[9]
Alcuni generi sono:
Acaena - Adenostoma - Agrimonia - Alchemilla - Amelanchier - Aphanes - Aremonia - Aronia - Aruncus - Atomostigma - Bencomia - Cercocarpus - Chaenomeles - Chamaebatia - Chamaebatiaria - Chamaemeles - Chamaerhodos - Cliffortia - Coleogyne - Coluria - Cotoneaster - Cowania - Crataegus - Cydonia - Dichotomanthes - Docynia - Dryas - Drymocallis - Duchesnea - Eriobotrya - Exochorda - Fallugia - Filipendula - Fragaria - Geum - Gillenia - Guamatela - Hagenia - Hesperomeles - Holodiscus - Horkelia - Horkeliella - Ivesia - Kageneckia - Kelseya - Kerria - Leucosidea - Lindleya - Luetkea - Lyonothamnus - Maddenia - Malacomeles - Malus - Margyricarpus - Mespilus - Neillia - Neviusia - Novosieversia - Oemleria - Orthurus - Osteomeles - Pentactina - Peraphyllum - Petrophytum - Photinia - Physocarpus - Pleiosepalum - Polylepis - Potaninia - Potentilla - Prinsepia - Prunus - Pseudocydonia - Purpusia - Purshia - Pyracantha - Pyrus - Rhaphiolepis - Rhodotypos - Rosa - Rubus - Sanguisorba - Sarcopoterium - Sibbaldia - Sibbaldiopsis - Sibiraea - Sieversia - Sorbaria - Sorbus - Spenceria - Spiraea - Spiraeanthus - Stellariopsis - Stephanandra - Tetraglochin - Vauquelinia - Waldsteinia - Xerospiraea - Zygalchemilla
Le Rosaceae sono una famiglia di angiosperme cosmopolita comprendente poco meno di 5000 specie in 91 generi di erbe, arbusti e alberi, tra cui moltissime di grande importanza per l'economia umana (es. alimentari, ornamentali, medicinali, foraggere e industriali).
Costituiscono una delle grandi famiglie delle Angiosperme, sia per il grande numero di specie che vi sono comprese (circa 125 generi con 3250 specie: 18 generi e 120 specie da noi), sia per la varietà di strutture, la grande diffusione, il loro cospicuo interesse economico. Oltre alla rosa e al biancospino, comprende la maggior parte degli alberi da frutto più comuni: il melo, il pero, il ciliegio, il pesco, il susino, il mandorlo, il nespolo, il sorbo, l'albicocco, il cotogno.