I policheti (Polychaeta Grube, 1850) sono la classe filogeneticamente più antica del phylum degli Anellidi, comprendente circa 13 000 specie. Sono animali bentonici e hanno habitat marino.
Presentano uno sviluppo indiretto per larva di tipo trocofora, nella quale vi è la presenza di tasche celomatiche già differenziate e metamerizzate. La trocofora dei policheti rappresenta la forma classica, è caratterizzata da una tipica forma a trottola e da due bande ciliate, prototroco e metatroco, che ne circondano la superficie all'incirca a livello del piano equatoriale. Queste bande funzionano sia per il movimento che per l'alimentazione attraverso la filtrazione del plancton. Lo sviluppo avviene con l'allungamento nella parte posteriore e l'inizio della segmentazione, dunque i segmenti di più recente formazione sono quelli in prossimità del pigidio.
Le dimensioni della maggior parte delle specie variano dai 5 ai 10 cm, ma ci sono specie che misurano pochi millimetri e altre (Dasybranchus caducus) che possono oltrepassare il metro di lunghezza e lo spessore di 2 cm.
Il corpo mostra una chiara segmentazione metamerica.
Si distinguono tre regioni, prostomio o regione cefalica, metastomio o tronco e pigidio o coda. Sono privi di clitello (rigonfiamento paracentrale ricco di ghiandole mucipare presente invece nei lombrichi).
I restanti segmenti metamerici possono essere somiglianti (metamero, segmentazione omonoma) o formare regioni chiaramente distinte (metamero, segmentazione eteronoma); questo è il caso di alcuni policheti sedentari. le strutture più caratteristiche del metastomio sono i parapodi. solitamente i parapodi sono costituiti da due parti, una dorsale detta notopodio, e una ventrale detta neuropodio, entrambe presentano un cirro e sono provviste di setole, delle formazioni chitinose a forma di ago molto caratteristiche da cui deriva il nome del gruppo, le quali sono connesse mediante muscoli al mesenterio ventrale, questo permette il loro movimento e il conseguente movimento dell'animale.
Alcune specie hanno parapodi presenti e ben visibili che permettono loro di strisciare sul fondo (cosiddetti policheti erranti).
In molte altre specie (cosiddetti policheti sedentari) mancano invece i parapodi: sono forme spesso semisessili, affondate nel sedimento attraverso un tubo prodotto dalle secrezioni di cellule epidermiche (tubicolati). La composizione del tubo è molto varia, potendo essere mucoso, frequentemente misto a particelle di fango, sabbia o resti organici, membranoso, chitinoso o calcareo.
Alcune specie, come lo spirografo, sono ornate di una ricca e colorata corona di tentacoli a spirale.
Le loro appendici (o chete) sono carnose ed espanse. Questi ultimi sono sostenuti da parapodi, i quali a loro volta sono mossi da fasci muscolari parapodiali o circolari. Sono presenti anche altri due diversi tipi di fasci muscolari, quelli longitudinali e quelli obliqui; del primo tipo in particolare ne sono presenti 4 all'interno di un polichete e percorrono tutta la lunghezza del corpo accoppiati in posizione ventrale e dorsale.
È presente una robusta cuticola collagenica composta da fibre a fasci crociati (perpendicolari tra loro) attraversata da microvilli che si ramificano all'esterno. Importante la presenza di questo organo attraverso il quale è impedita la disidratazione dell'organismo; da notare che nei policheti le fibre collageniche sono più sottili rispetto a quelle degli oligocheti a causa dell'abbondanza di materiale matriciale.
Il sistema nervoso rispecchia molto bene le caratteristiche del phylum: cerebro dorsale collegato alla catena gangliare ventrale tramite un cingolo periesofageo agganciato allo gnatocerebro.
Il sistema circolatorio risulta essere chiuso.
Il sistema escretore è di tipo metanefridiale, e da notare è il fatto che il nefridioporo presente su un metamero sia in collegamento attraverso un canale ciliato e un tunnel ciliato (nefrostoma) al metamero precedente.
La riproduzione è in genere di tipo sessuale e avviene, a seconda delle specie, per liberazione di uova e sperma in acqua o per accoppiamento.
Alcune specie (ad esempio Microstomum lineare) si riproducono per paratomia, cioè una rigenerazione cellulare che precede la fase in cui l'individuo si divide in più animali (fino a 30) che rimangono allineati e uniti per un certo periodo per poi staccarsi.
Si conoscono circa 13 000 specie di policheti, di cui almeno 8 000 presenti nel Mar Mediterraneo.
La loro sistematica è ancora problematica, ma vi è ormai accordo nell'abbandonare la tradizionale[2] classificazione in Policheti Erranti (Errantia) e Policheti Sedentari (Sedentaria).
La classificazione in atto più accreditata[3] è la seguente:
I policheti (Polychaeta Grube, 1850) sono la classe filogeneticamente più antica del phylum degli Anellidi, comprendente circa 13 000 specie. Sono animali bentonici e hanno habitat marino.