Il tiglio nostrano (Tilia platyphyllos Scop.), noto anche col nome di tiglio nostrale è un albero caducifoglio della famiglia delle Malvacee.[2]
Albero alto fino a 40 m, a foglie caduche, cuoriformi, a margine seghettato, con la pagina inferiore pubescente, con ciuffetti di peli biancastri negli angoli delle nervatura, che a maggio-giugno portano all'ascella i fiori profumati, forniti di brattea, di colore bianco-giallastro e riuniti in infiorescenze pendenti formate da 2-5 fiori ermafroditi, i frutti sono piccole capsule con costole sporgenti, ed endocarpo duro e legnoso.
Tilia platyphyllos è diffuso nell'Europa continentale e nel Caucaso
In Italia esistono, allo stato spontaneo, solo due specie di tigli, ossia questa specie e Tilia cordata. Le due specie si ibridano fra loro dando origine a Tilia × europaea (detto anche Tilia × vulgaris), entità sovente usata nei parchi urbani e nelle alberature. La distinzione fra le due specie pure non è difficile, se si osservano le piante con attenzione, e può basarsi su questi elementi:
È molto noto anche come pianta mellifera, è bottinata dalla api ottenendo un miele, spesso monoflorale, che ha cristallizzazione lenta.
Il legno di questo tiglio è usato al pari di quello dell'altra specie simile, Tilia cordata.
Il tiglio nostrano (Tilia platyphyllos Scop.), noto anche col nome di tiglio nostrale è un albero caducifoglio della famiglia delle Malvacee.